Canti, balli, sonorità e musiche tradizionali, raccontano una
storia di un'identità che rivive nelle sete preziose e nelle lane grezze
del costume sardo.
Gli abiti che avrete la fortuna di vedere nelle numerose feste ed eventi folkloristici sono pezzi unici e ricamati a mano. Il vestito della donna era solito essere composto di una gonna e
sottogonna, una camicia bianca con il corpetto e in testa il pezzo più
pregiato, lo scialle. L’uomo con ghette, gonnellino con mutandoni
bianchi, gilet, camicia e berretto. Il tutto impreziosito da bottoni
artigianali utilizzati il giorno della festa.
Potrete vedere il costume locale, d'estate durante la mini cavalcata
o in esposizione, nella mostra della civiltà contadina, a Valledoria. Il folklore è uno dei grandi patrimoni
della Sardegna. La provincia di Sassari ha mantenuto una serie di
manifestazioni particolarmente suggestive, disseminate lungo l'arco
dell'anno.
Primavera: La Sardegna è bellissima in primavera! Le temperature iniziano ad aumentare e la natura ci regala i suoi meravigliosi colori e profumi. Il carnevale viene festeggiato in molti centri con costumi e balli tradizionali. A Valledoria e nella sua zona si conservano tradizioni molto antiche
della Settimana Santa. Suggestive sono le processioni, accompagnate da canti gregoriani, che si svolgono a lume
di candela nelle vie medievali di Castelsardo (ca. 7 km) e che iniziano
già il lunedì "Lunissanti" dopo la domenica
delle Palme. Inoltre Alghero attira i suoi ospiti con le processioni
dalle origini catalane. La Cavalcata Sarda è la grande festa della
Primavera in Sardegna. Nel passato, per accogliere solennemente ospiti
illustri, si organizzavano cortei di uomini e donne a cavallo, vestiti
con i loro costumi più belli e più colorati. In ricordo di questa
tradizione, la Cavalcata Sarda riunisce ogni
anno a Sassari, nella penultima domenica di maggio, oltre tremila
giovani, vecchi e fanciulli di ogni parte della Sardegna: un museo
vivente del folklore isolano, ma anche una festa continuamente animata
dall'allegria, dai canti e dalle danze. Oltre a ciò, vengono
organizzate feste campestri nei più tipici santuari, durante le quali
si gustano le specialità sarde.
Estate: Tempio onora i suoi visitatori a luglio con la Settimana Internazionale del Folklore mentre a Pozzomaggiore si corre una spericolata gara di cavalieri, detta S'Ardia, in onore di San Costantino. In agosto ha luogo la mostra di minerali e fossili a Valledoria. Inoltre, il 14 agosto, a Sassari c'è la discesa dei candelieri, una processione in onore della Vergine Assunta.
Autunno/inverno: La Sardegna inizia a ritornare alle sue origine. Le spiagge sono deserte ed il clima, ancora caldo, regala agli appassionati del mare e del relax momenti ancora indimenticabili. Sia settembre che ottobre
sono dei mesi in cui la natura è molto generosa. Frutti come funghi,
uva, meloni, fichi, pomodori, melanzane ... influenzano da adesso in
poi la cucina dei ristoranti tradizionali. Le passeggiate nelle
montagne vicine possono darvi la possibilità di respirare aria buona e
godere di bellissimi panorami, ma non solo, potete anche raccogliere le
castagne, i funghi che nostri boschi vi offrono.